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Luciano De Crescenzo

Aforismi, frasi celebri e citazioni di Luciano De Crescenzo

Luciano De Crescenzo
Scrittore e regista italiano
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
A cosa servono, alla fin fine, i soldi? A essere ricoverati in clinica invece che in ospedale e a comprare tutta la morfina che ci serve.
Chi non sa sorridere, dicono i cinesi, è meglio che non apra mai un negozio.
A chi gli chiedeva un consiglio se sposarsi o meno, Socrate rispondeva sempre: "Fa come vuoi, tanto in entrambi i casi ti pentirai".
Secondo il filosofo cinese Ciuang-Tse-Ti, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che è utile.
A Napoli, da quando hanno saputo che sono ricco, non mi fanno più pagare nei ristoranti.
Due rette parallele si incontrano solo all'infinito quando ormai non gliene frega più niente.
I no global che l'hanno con i paesi ricchi perché sono troppo ricchi rispetto ai paesi poveri che sono troppo poveri. Ai no global non viene mai il dubbio che se non ci fossero i paesi ricchi quelli poveri sarebbero ancora più poveri.
A volte ci vuole più coraggio a non suicidarsi che a suicidarsi.
Parlando di Kamasutra, la cosiddetta "pecorina" (l'uomo alle spalle della donna) è da considerasi la posizione ideale: è l'unica, infatti, che consente a entrambi i partner di vedere la televisione.
Molti studiano come allungare la vita quando invece bisognerebbe allargarla.
Se ai tempi di Gesù fosse esistita la sedia elettrica, oggi in cima alle chiese, invece della croce, ci sarebbe una sedia di metallo e le donne andrebbero in giro con una sediolina attaccata al collo.
Il sublime nasce ogni qualvolta l comico e il tragico coincidono. Non appena, cioè, l'apollineo e il dionisiaco si mettono a letto per fare l'amore.
Basandomi su Biante, mi sono convinto che un programma televisivo per essere buono non dovrebbe mai superare i tre milioni di spettatori.
Per mancanza di tempo non mi sono mai drogato.
Se la moda fosse una cosa seria non cambierebbe tutti gli anni.
A volte noi uomini facciamo l'amore solo per dimostrare a noi stessi che siamo ancora capaci di farlo.
A volte conviene morire per essere un pochino rivalutati.
La mia prima esperienza sessuale è stata bellissima e sarebbe stata ancora più bella se fossimo stati in due.
La probabilità di morire per un atto di terrorismo è di gran lunga inferiore a quella di morire viaggiando in automobile. Solo per incidenti stradali, infatti, in Italia, muoiono ogni anno più di settemila persone.
La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano.
Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono.
Oggi il settanta per cento dell'umanità muore di fame... e il restante trenta per cento fa la dieta.
Il Passato è la Memoria, il futuro è la Speranza e il Presente è l'Intuizione.
In ogni storia d'amore c'è sempre uno che si annoia e uno che soffre. Il fatto è che ci s'innamora contemporaneamente e ci si disinnamora in tempi diversi. Quello a cui l'amore finisce prima si annoia. Quello a cui finisce dopo soffre.
Non so se esiste l'aldilà, ma vorrei che ci fosse per almeno dieci minuti, quel tanto che basta per vedere la faccia di un kamikaze che si è appena fatto saltare in aria in nome di Allah e si accorge poi che Allah non esiste.
Solo gli imbecilli non hanno dubbi." "Ma ne sei proprio sicuro?" "Non ho alcun dubbio".
Ho letto in un classico greco che Milziade parlò a diecimila ateniesi e mi sono sempre chiesto come abbia fatto senza microfono.
I vecchi che posseggono il senso dell'umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull'età.
Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei.
Una volta sui treni c'era la terza classe. Aveva i sedili di legno, duri e scomodi, ma erano anche gli unici vagoni dove era possibile iniziare una conversazione con uno sconosciuto.
L'ideologia predominante dei giovani è quella dello stare insieme agli altri giovani, o, che è lo stesso, dello stare lontano dai vecchi.
Quello che dà un po' fastidio agli intellettuali è la realtà.