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Gustave Flaubert

Aforismi, frasi celebri e citazioni di Gustave Flaubert

Gustave Flaubert
Scrittore francese
Il vero problema dello scrivere non è tanto di sapere ciò che dobbiamo mettere nella pagina, ma ciò che da questa dobbiamo togliere.
La felicità è una menzogna, la cui ricerca è causa di tutti i malanni della vita. Ma ci sono calme serene che la imitano e forse la superano.
Io sto morendo ma quella puttana di Emma Bovary vivrà in eterno.
Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito.
Gli affetti profondi somigliano alle donne oneste. Hanno paura di essere scoperte e passano nella vita con gli occhi bassi.
Ritengo una delle fortune della mia vita il fatto di non scrivere per i giornali. Le mie tasche ci rimettono, ma la mia coscienza è soddisfatta.
Un cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra: si dona.
La vanità è alla base di tutto, anche la coscienza non è altro che vanità interiore.
Non c'è nulla di così umiliante come vedere gli sciocchi riuscire nelle imprese in cui noi siamo falliti.
L'orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti; la vanità invece, come un pappagallo, salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce.
Quando si guarda la verità solo di profilo oppure di tre quarti la si vede sempre male. Sono pochi quelli che sanno guardarla in faccia.
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.
L'autore nel suo libro deve essere come Dio nel suo universo, dovunque presente e in nessun luogo visibile.
Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato.
Ogni trovata narrativa è reale, ne potete star certi. La poesia è una scienza esatta quanto la geometria.
Il successo è una conseguenza, non un obiettivo.
Non bisogna chiedere arance ai meli, sole alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.
Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all'arte; eppure, quanta vanità in essa! Voler raffigurare l'uomo in un blocco di pietra o l'anima attraverso le parole, i sentimenti con dei suoni e la natura su una tela verniciata.
Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto.
Vorrei qualcosa che non avesse bisogno di espressione e di forma, qualcosa di puro come un profumo, di forte come la pietra, di innafferrabile come un canto, qualcosa che fosse un tempo tutto questo e niente di tutte queste cose...
L'amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all'improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro. (da "Madame Bovary")
Se il giovane volesse e il vecchio potesse, non ci sarebbe cosa che non si facesse.
Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
Fate attenzione alla tristezza. É un vizio.
Ottimista è chi dice: "Domani è domenica"; pessimista chi dice: "Dopodomani è lunedì".
Quando invecchiamo, il cuore perde le foglie come gli alberi. Non riusciamo più a resistere a certi venti. Ogni giorno ci strappa via qualche foglia; poi arrivano i temporali che spezzano diversi rami contemporaneamente. E mentre in primavera la natura rifiorisce, il cuore non rinverdisce mai.